zaterdag 9 oktober 2010

Quando la salumiera è animalista.



Il Signor Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sta diventando in Italia  la paladina degli animalisti. Con le sue nette prese di posizione contro la caccia e la vivisezione, si è guadagnata da più parti molti plausi, e molte critiche.

Finalmente qualcuno, lassù "in alto", che si occupa davvero, e fa davvero qualcosa per gli animali?  Evviva!

Evviva? Macchè...!

La Signora Michela Vittoria Brambilla commercia in animali morti. Acquista cadaveri di animali uccisi, e li rivende. La Signora Michela Vittoria Brambilla, animalista, ha iniziato come proprietaria di una nota salumeria milanese, il "Salumaio di Montenapoleone", e oggi gestisce due aziende di prodotti alimentari (animali) surgelati: il Gruppo Sal spa e la Sotra Coast International.

Per certi animalisti alcuni animali sono animali. I cani e i gatti. Gli uccellini dei boschi. Le tigri nei circhi. I delfini. Le balene.
Per certi animalisti alcuni animali non sono animali ma oggetti, da catturare, uccidere per asfissia e rivendere, come i pesci.
Per certi animalisti alcuni animali non sono animali ma bestie da macello: maiali mucche conigli galline anatre oche cavalli tacchini struzzi e chi più ne ha più ne metta.

Ora quale sarà mai il criterio seguito da questi presunti animalisti nelle loro battaglie, nelle loro esternazioni, nella loro vita quotidiana? L'amore.
L'amore nella misura in cui non implichi una qualsivoglia rinuncia. L'amore nella misura in cui non implichi un minimo sforzo.
In nessuna delle esternazioni del Signor Ministro Brambilla a favore degli animali si legge alcunchè riguardo all'alimentazione vegetariana (e meno che mai allo stile di vita vegano).
Adoperarsi per l'abolizione di caccia e vivisezione è senz'altro nobile. Per chi gli animali però li mangia, diventa purtroppo un'abile modalità per alleggerire la propria coscienza. E per chi addirittura degli animali uccisi ne fa commercio...

Signor Ministro Brambilla, io la esorterei a recarsi di persona presso un macello, e ad assistere all'esecuzione delle mucche, dei maiali, alla triturazione dei pulcini, al massacro degli agnelli.
E poi la esorterei a cenare in un ristorante vegano, e ad apprendere, Signor Ministro, l'arte di nutrirsi con cibi squisiti, nutrienti e sani, che nulla abbiano a che fare con lo sfruttamento, l'abuso e lo sterminio sistematici dei nostri amici animali.
E forse, Signor Ministro, Le verrà  voglia di riconvertire le Sue Aziende. E sentirà l'impulso di rispettare davvero gli animali che Lei afferma di amare così tanto, diventando vegetariana o, (molto) meglio, vegana.

Chi DAVVERO ama gli animali non può che avere una sola priorità: lottare, con ogni mezzo lecito, per pretendere l'immediata abolizione di ogni forma di crudeltà, abuso, sfruttamento e maltrattamento nei confronti della specie animale nella sua totalità. Senza pretestuose distinzioni tra "animali nobili" e bestie da macello.

Quando la salumiera è animalista, non soltanto miliardi di animali continuano ad essere orrendamente maltrattati, segregati, uccisi, sezionati, messi in commercio e divorati.
Quando la salumiera è animalista, quegli stessi animali vengono pure insultati, derisi e presi in giro attraverso finte, ipocrite ed inaccettabili parole d'amore.