Ragno indoor. |
In molti angoli della mia nuova casa alloggiano gli amici ragni. Di essi mi prendo cura quando passo l'aspirapolvere. Ed essi mi ripagano con la loro bellezza.
Silenziosi ed immobili i miei amici ragni mi fanno compagnia. La loro presenza mi allieta.
(Fotografarli è impossibile, sopratutto con l'apparecchio antiquato che mi ritrovo. E dunque mi ripropongo perchè no, di acquistare una nuova macchina fotografica digitale adatta per fotografare i ragni. Una spider-camera, ecco cosa mi ci vuole. )
Il lavoro mi ha stancato, le donne mi hanno stufato; il calcio, la televisione, la politica, la ricerca spirituale...una noia abissale. Chi mai mi stanca e mai mi annoia sono gli animali.
Tanti cosidetti ricercatori spirituali si dedicano anima e corpo a yoga, meditazione e terapia, ma mangiano carne, bevono latte, indossano scarpe di cuoio, magari vanno a cavallo, o a pesca. Non capiscono che in questo modo ogni porta resta chiusa.
Entrare in empatia con un ragno ha mille volte più valore di mille esperienze "esoteriche". Accarezzare un maiale o una mucca. Bearsi della presenza di una gallina. Gioire del volo di un piccione.
E c'è chi afferma di amare gli animali, e siete molti, e c'è persino chi si definisce "animalista" (che parola orribile), e continua a mangiare carne e pesce, uova, formaggi, a bere latte di mucca o di capra.
Non si può. Non si può parlare di amore se non se ne fa esperienza diretta. Non vi è illuminazione o evoluzione spirituale che possa convivere con la violenza e l'inconsapevolezza e l'orrore.
Anche fuori, nel giardino, vivono parecchi ragni. Loro in casa sono un po' meno benvenuti, ma se passano a trovarmi non è un problema, so come riaccompagnarli fuori senza far loro del male. Spiccano tra essi per dimensione i cosidetti "ragni delle dune", che fanno un po' spavento ma sono totalmente innocui...
Ragno delle dune. |
Sono diventato vegetariano una decina di anni fa. Non avevo idea di come ciò avrebbe totalmente trasformato la mia sensibilità. E poi ho scoperto che vegetariano non bastava, che il latte era di gran lunga più dannoso per gli animali della stessa carne...che le uova, e persino il miele erano semplicemente abuso e insensata violenza e sfruttamento di esseri innocui ed indifesi.
E poco a poco ho scoperto un mondo di delizie culinarie, e conosciuto persone semplici e meravigliose che vanno in strada per difendere i diritti di queste creature, che si prendono cura di animali feriti, che fanno addirittura irruzione in laboratori ed allevamenti per salvare dalla tortura e dalla morte qualcuno di loro.
Sono grato a me stesso per gli sforzi che ho fatto. Ora sì che posso godermi i "miei" gatti, ed i "miei" ragni, e posso guardare negli occhi ogni essere vivente che occhi possiede.
E guardare me stesso allo specchio, e dire ok, ma ancora non basta. Occorre spiegare e parlare e andare per le strade e scrivere e comunicare con questa razza umana impazzita e malata. Parlare di amore e rispetto e consapevolezza. Cosa molto difficile.
Ci si intrippa di sesso, di calcio, di politica; ci si perde nelle ambizioni di carriera, nelle relazioni sentimentali, o magari ci si avventura alla ricerca di una Luce Interiore. C'è persino, e siete moltissimi, chi ancora si affida alla vacuità della religione, o degli psicofarmaci, o di entrambi.
Non si può mangiare cadaveri e vivere una vita degna. Non si può dire che il formaggio o la bistecca o il branzino sono troppo buoni, e vivere una vita degna. Pregare Dio e uccidere, meditare e stuprare, fare volontariato e torturare...quanta fatica inutile.
Ringrazio i miei amici ragni, per avermi fatto venire di nuovo la voglia di scrivere su questo blog.